lunedì 31 ottobre 2016

Capsule of life #1

Iniziamo con questo post a raccontare piccole storielle di vita vissuta di una crafter con la testa fra le nuvole, potete seguirle in parallelo su instagram!

Si ok, posso sembrare pigra, svogliata e quant'altro, ma vi assicuro che è veramente un bel po' che provo a dare un'impronta precisa al blog, ovviamente con scarso successo.

Quindi ho pensato... se il blog deve parlare di JuBi e di ciò che JuBi fa... perché non dargli la mia impronta?

Si ok, sono chiaccherona, ma mi piace molto di più scrivere di getto ciò che mi passa per la testa (anche se è costantemente sulle nuvole!) quindi ho deciso che ci provo!!

Dai che si parte!!

"Giulia mani bucate"

Esci per fare un giretto, un'incredibile ed irresistibile forza sconosciuta ti attrae ad una vetrina coloratissima, bellissima, stupendissima, tutta issima insomma.
Tu provi a resistere, ma nel tuo zaino un subdolo portafoglio inizia a strillare, e tu che fai?

Opzione a) giri i tacchi e te ne vai
Opzione b) tieni fede al soprannome che Madre ti diede anni fa.

Dato che sono sprovvista di tacchi da girare e Madre ha (quasi) sempre ragione, ho ceduto.

Sono entrata e dopo tentennamenti vari ho scelto, "prendo voi!!"

~fine~

giovedì 1 settembre 2016

Lo sapevate che...l'ecopelle è pelle vera!


Alzi la mano chi era a conoscenza della differenza tra pelle-ecopelle-finta pelle.

La stragrande maggioranza delle persone è convinta che ecopelle e finta pelle siano la stessa cosa, anzi che la finta pelle sia addirittura di qualità minore...
E qui casca l'asino! L'ecopelle è pelle VERA!

Devo quindi chiedere scusa, per anni ho venduto e pubblicizzato prodotti dicendo che era ecopelle quando invece si trattava di finta pelle.

Come l'ho scoperto?
Per caso.

Un pomeriggio stavo chiacchierando con una cliente e parlavamo appunto dell'origine del nome "ecopelle", decidiamo quindi di dare un'occhiata su google e ci si è aperto un mondo!!

cito da wikipedia:

"L'ecopelle è un tipo di cuoio o pelle a ridotto impatto ambientale che soddisfa i requisiti previsti dalla norma UNI 11427:2011 Cuoio – Criteri per la definizione delle caratteristiche di prestazione di cuoi a ridotto impatto ambientale. Suoi sinonimi sono pelle ecologicaecocuoiocuoio ecologicopelle a ridotto impatto ambientaleecoleather. Non va confusa con la finta pelle che invece è ottenuta rigorosamente da materiali di origine non animale."

Presa dal panico contatto immediatamente il mov fornitore, il quale gentilmente (ma anche sghignazzandosela sotto baffi!) mi rassicura dicendomi che la nostra è FINTA PELLE.

Ok mangio la ciccia, ma se sono contro gli zoo, i maltrattamenti e le pellicce perché mai dovrei usare della pelle vera?

Enorme sospiro di sollievo!!

Quindi che aggiungere?

JuBi usa SOLO finta pelle, totalmente cruelty free e mai mai mai smetterà di spiegare la differenza tra finta pelle ed ecopelle.

Anzi...inizierò a filmarvi ogni volta che vi spiego la differenza, dovreste vedere le vostre facce incredibili quando ve lo racconto!!

Ecco Jack Peralta vi imita alla perfezione!!
(se non avete mai visto Brooklyn99 correte subito al riparo!! forza!)



JuBi


martedì 16 agosto 2016

In my Shoes -ossia- Nei panni di JuBi #1

Conosciamoci meglio, sono sempre qui a straparlare, a saltare di palla in frasca tra vari argomenti e mi sembra giusto parlarvi un po' di me (madddaaiiii!)


Oggi parliamo di cosa c'è dietro JuBi, com'è nata JuBi.

Ho sempre amato il fatto a mano, la passione e l'impegno, le sconfitte e i successi che vengono trasmessi da un "semplice" oggetto.

(quello che vedete nella foto è il mio ultimo acquisto, un anello in ceramica creato dalla bravissima Maria Luisa Bagnasco de "la grenouille")

Vengo da una famiglia con zii falegnami e una nonna professoressa di matematica (la quale non mi ha trasmesso un gene che uno scientifico, grazie eh!) che si dilettava nella pittura, quindi diciamo che la manualità è nel sangue.

Fin da piccina mi costruivo i giochi che desideravo (tipo il bracciale della magica Emi, o lo scettro di Sailor Moon, per poi passare a quello di Sailor Pluto, molto più phica e cazzuta!!), fino ai 19 anni muri e lenzuola erano le mie tele, le sgridate della mamma la mia colonna sonora giornaliera.

-poi la gente si chiede perché sia sorda, avete idea degli acuti che può raggiungere Donna Barbara?-
(ecco questa è la mia classica faccia da "whaaaaaaat?!")



Elementari e medie le ho passate avendo il massimo dei voti in Educazione Artistica, le superiori le ho passate all'Istituto d'Arte dove passavo le lezioni extra tra il laboratorio del legno, il laboratorio di ceramica e l'aula di disegno.

Ok in ceramica ero davvero una schiappa, il laboratorio del legno lo adoravo ma una brutta allergia alla polvere ci ha allontanati, bella roba.

Ridendo e scherzando cinque anni sono volati, il fumetto e l'animazione sono sempre state le mie passioni (andate a dare un'occhiata alla mia libreria, avrò centinaia e centinaia di manuali, manga e fumetti vari!), ho dei genitori il cui mantra è "la vita è una sola, segui le tue passioni!"
Immaginate quindi il mio stato d'animo quando dissi loro "vorrei frequentare l'accademia di fumetto ed animazione!" e mi risposero "STO CAZZO!"
...
...
...
Ok non risposero proprio così ma ci siamo capiti no?
Per farla breve (AH-AH-AH) il succo del discorso era "se non hai una laurea non hai nulla in mano", come no, si è poi visto a quanto è servita!

Bello schifo.

Atesta china accetto (stolta!), decido di cercare un corso di laurea che si avvicini a quello che mi interessa e parto alla volta di Firenze, direzione Disegno Industriale, indirizzo Interior Design.

Cazzata.
Incubo.
Disperazione.
Capisco subito che non è la mia strada, ma da brava caprone testarda che sono decido di portare a termine ciò che ho iniziato.
Complice un appartamento carino ma coinquiline da incubo inizio la mia discesa nella disperazione totale, fortunatamente i miei comprendono il mio disagio e mi portano via per i capelli e ad Aprile mi ritiro.

Rinasco, inizio la stagione al mare e li mi approccio a quello che sarà un altro grande amore/odio della mia vita, il lavoro da cameriera.
Ma questa è un'altra storia!

Con l'inizio dell'anno accademico decido di ritornare a Firenze, cambio corso, cambio casa, cambio giri e arriva la felicità.
Il nuovo corso non mi soddisfa appieno, ma tra le varie ipotesi era la meno peggio, quindi tra una peripezia e l'altra mi laureo, e arriva la mia fortuitissima rivincita!

La mia tesi verteva su Hayao Miyazaki e sulle sue tecniche di animazione, realizzo un cortometraggio a cui lavoro per circa un anno (che poi a rivederlo non era poi tutto questo granché!) e ...TAAAC!
Posso dire che è stato un dei giorni più felici della mia vita, ce l'ho fatta, ho realizzato un sogno e ho potuto chiudere un capito a cuor leggero.

(ecco nella foto potete vedere la mia educatissima felicità nel salutare la facoltà!)

Mica male eh!

Immensa soddisfazione nel prendere il massimo punteggio a cui potevo aspirare (no, non ho preso 110, la mia caprosità non mi permetteva di vederlo neanche col binocolo!) e ho anche tenuto una lezione all'università sul mio progetto!
Ciao proprio!

Finiti i miei quindici minuti di gloria subentra il panico, e adesso che faccio?!
Ho fatto uno stage in uno studio di grafica dal quale son scappata, no non era decisamente la mia strada.

Il moroso dell'epoca era in Erasmus a Montpellier, in Francia, quindi decido di raggiungerlo.
Gironzolando per la città mi imbatto in un negozietto spettacolare (o favolizioso come direbbe una cara amica!), al suo interno c'erano due ragazze impegnate alla macchina da cucire le quali avevano esposto i loro prodotti, tutti pezzi unici e realizzati in tiratura limitata.
Un'epifania.
Quindi mi sono detta "che idea fantastica! E se provassi anch'io?" fu così che iniziò la mia avventura nel magico mondo della sartoria.


Da questo episodio sono oramai passato cinque, sei anni, da allora non ho mai smesso di cucire, informarmi, provare, viaggiare alla scoperta di nuove idee, stimoli e tessuti, e non ho alcuna intenzione di fermarmi qui!!

Perché chiudersi nel proprio laboratorio/casa/ufficio quando fuori ci aspetta un mondo fantastico, unico e colorato?
I nuovi stimoli sono ovunque, si scoprono cose nuove e nuove mentalità anche andando solo a far due chiacchiere col barista che ci sta servendo un caffè o col giornalaio sotto casa!

In conclusione...quando vi viene detto che con un prodotto artigianale acquistate passione, impegno, studio, felicità e sorrisi, ma soprattutto fallimenti, lacrime e sudore, CREDETECI! Vi assicuro che è tutto vero!
Voi stessi quando preparate una cena per gli amici o organizzate una festa a sorpresa ci mettete lo stesso impegno.

Noi artigiani ci mettiamo davvero il cuore, acquistando i nostri prodotti prendete in mano anche la nostra vita e le nostre esperienze, noi artigiani siamo il nostro prodotto!!



JuBi

martedì 9 agosto 2016

Cambia il vento

Dopo mesi e mesi di latitanza...TAAAAC.

Eccomi qui!

In questa lunga pausa che è successo (ve ne frega qualcosa? no? beh io ve lo dico lo stesso!!)

Mi sono goduta una fantastica convivenza, ho migliorato il mio inglese (leggi anche: da caprone sono diventata una capretta, son soddisfazioni eh!! Ecco qui sotto una mia foto felice)

Ho avuto un sacco di idee per prodotti e progetti (non tutti si sono ancora materializzati, ma sono in corso d'opera!), ho fatto il piercing al naso (pare che non abbia 31 anni ma 13!), ho tagliato i capelli e mi sono fatta la tanto bramata frangetta!

Ma recuperiamo dopo questa caduta frivola, sto facendo una cifra di mercatini, sto conoscendo tantissime persone che mi stanno dando nuovi spunti e nuove idee, inoltre stanno allenando costantemente le mie corde vocali!
Queste povere persone si avvicinano per osservare e incuriositi dalla mia esperienza in Sud Africa fanno il grosso errore di chiedermi che cosa ho raccolta da questa esperienza.

Ciao belli.
L'impezzo brutale parte, vengono sommersi da mille parole, ma sono tutti dolcissimi perché stanno li tutti sorridenti ad ascoltarmi, davvero mi commuovo per la loro pazienza!!

Vi adoro e vi mando tanti baci!!


Insomma...a breve arriveranno novità (sul sito, Instagram e Facebook) sappiate che sto lavorando tantissimo e non vedo l'ora di farvi vedere i risultati!!

BEEEEEH-EHEH-EHE*

JuBi

*"stay tuned" in caprese

martedì 22 marzo 2016

A proposito del tirar le somme

Due mesi e due giorni.





Sono due mesi e due giorni che mi trovo a Cape Town, ho iniziato il blog con la scusa di tenere un diario di viaggio, ma ammetto che lo sto aggiornando con estrema lentezza.
Invece che lamentarmi potrei iniziare a concludere qualcosa no?

Dunque eccoci qua!

Cosa è successo in questo periodo? Beh ho fatto vacanza...quando sono arrivata qui eravamo nel bel mezzo dell'estate, mi sono goduta la mia prima convivenza, ho fatto escursioni (si in effetti ve ne potrei parlare...potrei fare post di sole fotografie?!), ho fatto un breve corso di inglese che mi ha aiutata a gettare qualche base ma purtroppo non a superare la mia timidezza...ce la farò!
Poi per due settimane sono arrivati gli amici di Lorenzo, abbiamo fatto tantissime escursioni ed è andata bene! Poi...beh poi è iniziata la vita, ho comprato le mie macchine da cucire, ho iniziato a conoscere gente ed ora sono appoggiata in un laboratorio di una ragazza italiana che come me produce borse!

Beh dai sono stata brava a sintetizzare due mesi e due giorni...
Questo è stato un periodo che mi ha imposto a guardarmi dentro, tirare qualche somma e capire cosa fare, quel che è certo è che questa città mi ha già attaccato la sua pigrizia!
Qui a Cape Town procede tutto con estrema lentezza, pare che il suo motto sia "se non hai voglia di farlo oggi rimandalo a domani, o dopo domani".
Ci sono cascata in pieno!
Però pare che in questo ultimi giorni qualcosa sia scattato...ho stabilito la data del primo evento JuBi!
Sono contenta, spaventata, ma soprattutto elettrizzata!
Ho deciso che voglio riuscire a non farmi abbattere dalle difficoltà, la difficoltà di una città nuova, dell'inglese, del superare la mia timidezza e riuscire a conoscere persone nuove, qui il tempo passa in fretta ed oramai sono alla metà del mio soggiorno, quindi i prossimi mesi li voglio passare più intensamente e meno passivamente!
Finalmente mi sono decisa a buttarmi sul lavoro, ha indubbiamente aiutato il fatto di dover andare in un laboratorio e la presenza di Francesca, è stata la mia ancora di salvezza, mi stimola e finalmente la mia mente si è messa in moto; quando dico "ancora di salvezza" non parlo a sproposito, non è facile lavorare quando non hai stimoli e feedback, ok amo il mio lavoro ma non voglio farlo solo ed esclusivamente per far felice me stessa.
Ho capito che il mio obiettivo è rendere felici le persone quando entrano in possesso di un mio prodotto, voglio che quando guardano il loro accessorio gli scappi un sorriso perché magari gli ricorda un bel momento, quello che amo del mio lavoro è soprattutto l'interazione col cliente, il creare insieme la loro borsa, zaino, bustina, pochette o quel che è, JuBi è personalizzazione, unicità e sorriso sulle labbra!!
Vengo da una realtà in cui ero in grado di mantenermi con la mia attività di artigianato, partecipavo e creavo eventi, ero ricercata dalle mie clienti e di conseguenza spronata ad andare avanti e migliorarmi sempre più.
(gongolamento time terminato, giuro!)
Sono partita più che consapevole di quello che lasciavo e dell'ignoto che avrei trovato, è difficile partire da zero! Mi mancano le mie amiche, le mie piccole routine, i miei animali, la mia famiglia e la mia città (mi manca tanto anche andare in bicicletta!!).
Ma se le cose non sono facili non ci piacciono no?
Quando meno te l'aspetti arrivano persone che ti fanno complimenti per le tue creazioni e...rullo di tamburi...riesci a portare a termine la tua prima vendita! Quindi eccoci qui a lavorare di buona lena, assoldare una fotografa per avere un buon portfolio, avere in tasca sei nominativi di negozi dove proporre le tue cose e un evento in programmazione!!

Fantastico constatare con quanta facilità le energie ritornino, ho capito quello che Cape Town mi sta facendo, credevo fosse pigrizia ed invece mi sta ricaricando, ho in mente un sacco di progetti e modelli da portare in Europa, JuBi tornerà più carica che mai!! Bene o male che vada...io sono comunque felice di quest'esperienza!
Ma suggerirei di fare un passo alla volta...pensiamo all'evento del due Aprile, can't wait!!
In secondo luogo suggerirei anche di studiare un po' di inglese (che non fa mai male), mica posso tornare a casa più capra di prima! eheheh...
Respiro profondo...e via che si parte!
Tifate per me!

JuBi

p.s. beh intanto mi guardo House Of Cards, che ciao proprio la quarta serie!!

mercoledì 2 marzo 2016

Tra il dire e il fare...c'è di mezzo un oceano!



Ciao sono Giulia e sono pigra.
Ecco potrei finire il post così!
Chi mi segue e chi mi conosce oramai sa di che pasta sono fatta, mille buoni propositi ma difficilmente li metto in pratica...BUUUUUH!!! Codarda!

Ho sfruttato gli ultimi sei giorni passati per riflettere (dopotutto cosa fai quando fuori ci sono 26° e tu sei immobilizzata a letto con la combo febbre/virus intestinale/ciclo? Rifletti! E dormi...) mi sono chiesta perché non riesco ad avere grandi realizzazioni sul piano lavorativo, mi guardo intorno e vedo persone che in poco tempo hanno raggiunto obiettivi per me inimmaginabili!
E io sempre li ad autocommiserarmi "e perché loro sono più brave/sgamate/belle/talentuose/e blah blah blah blah blah..."
Quindi cosa accade? Inizio ad annaspare, lo stato d'animo è esattamente quello della foto (grazie pinterest!) vado nel panico e mi blocco.
Insicurezza, terrore, paura di non farcela, sicurezza di non essere abbastanza e di non essere all'altezza dei miei sogni.

Adesso basta!
Porca miseria perché devo sempre partire dal presupposto di essere la peggiore di tutte/i? Amo il mio lavoro, sono sempre fatta un c**o quadro, sono anni che lotto (ma per fortuna godo anche di soddisfazioni eh!) ed ora ho capito cosa non funziona.
La mia non è pigrizia, è paura. Paura di fare il salto di qualità.
Santo cielo ho partita iva, una pagina Facebook abbastanza seguita,  il mio profilo instagram, il mio sito/eshop, un blog (che uso ben poco...ma soprattutto uso ben poco per lavoro...ops!)
Insomma ho tutte le carte in regola per farcela, ce la posso fare a buttarmi!
...
Ed ecco che qui sale il panico....per evitare di farmi prendere dal terrore per l'ennesima volta ho deciso di chiedere aiuto, voglio dire tutti fanno corsi o si fanno seguire da professionisti, perché io no?
Si tratta solo di iniziare una nuova avventura, acquisire maggiore fiducia in se stessi e nel proprio lavoro!

In bocca la lupo a me!!

Prometto che i prossimi post saranno meno "mi piango addosso" e più frizzante, so che non è mai bello avere a che fare con una persona che si auto commisera ma cerchiamo di vederlo come un mio processo di crescita come artigiana, così facendo vi mostro tutte le insicurezze e paure che ci sono dietro ai miei progetti e ai miei prodotti, ascoltandomi fate parte anche voi del mio processo creativo!
Eri questo ve ne sono infinitamente grata!! :)

JuBi

venerdì 22 gennaio 2016

Sui saluti, sull'amicizia, sulle partenze



Eccomi, sono viva!
Ho un'ottima giustificazione per la mia prolungata assenza: ero nel bel mezzo dei preparativi della partenza!
...
..
preparativi poi...ho fatto la valigia la mattina stessa! Diciamo pure che sono stata impegnata nei saluti!
E con le commissioni...nel caso non si fosse capito la mia occupazione è essere artigiana, non scrivere a vanvera! Ehehehe...

Arriva il giorno in cui decidi (di pancia, senza stare a pensarci troppo) che parti, che decidi di mollare tutto e segui l'amore, hai la fortuna di avere un lavoro che non necessita altro che una macchina da cucire e tanta fantasia (e la corrente elettrica anche...eh!) sei in un momento di crisi creativa e ti dici "perché no!" ma soprattutto non vuoi che il tuo lavoro ti porti a rinunciare alla tua felicità e tranquillità personale.
Questi erano i pensieri di Agosto.
Oggi è Gennaio, è giunta l'ora di staccare gli ormeggi e partire.


Detto questo...i saluti sono durati circa dieci giorni, è stato bello vedere come certe persone fossero sempre presenti, mi è servito un momento come questo per capire quanto loro siano davvero importanti per me e quanto io lo sia per loro, nonostante sia triste per averli lasciati a casa la felicità di averli trovati mi riempie abbastanza il cuore da non lasciar spazio alla tristezza!

Dopotutto stiamo parlando delle persone che fin da subito mi hanno appoggiata in questo progetto, non so se senza di loro sarei partita così serenamente!!

Sono felice, a trentun anni, di aver trovato le mie amicizie, fino a pochi anni fa ho sempre riscontrato qualche problematica a causa della mia eccessiva timidezza, la quale non mi ha mai impedito di conoscere persone, però non mi permetteva di essere me stessa e lasciarmi andare!
Ho sempre tenuto tra me e le altre persone una parete divisoria, non un vero e proprio muro, la mia era più una lastra di vetro, ero li con loro ma al tempo stesso non ero ero con loro, non ho mai davvero interagito con gli altri...e probabilmente questo mio non espormi, non esprimermi, li ha stancati e di conseguenza venivo isolata o non presa abbastanza in considerazione.
Più che timidezza potremmo chiamarla insicurezza? Chissà. Quel che è certo che sto imparando a riconoscere le mie "problematiche" e sto facendo il possibile per superarle, o almeno smussarle!
Decidere di aprire un mia attività e partecipare ai mercatini per farmi conoscere mi ha aiutata tantissimo, poi il resto è venuto tutto in maniera molto naturale, non mi sarei mai aspettata tutti questi cambiamenti! Cinque anni fa non l'avrei mai detto che oggi, 22 gennaio 2016, avrei scritto un articolo così personale ed intimo per il mio blog, dal Sud Africa!

Ammetto che mi piacerebbe che questi post aiutassero persone che, come me, si chiudono nel loro guscio.

Le settimane appena passate mi hanno fatto aprire gli occhi, nonostante i miei difetti e le mie insicurezze sono attorniata da persone che mi vogliono bene e che mi apprezzano, molto più di quanto io non faccia con me stessa, sto cominciando a pensare che non sono poi così malaccio come credevo...ecco un buon proposito per il 2016 è credere in me stessa e cercare di rompere ulteriormente il mio guscio!

Il mio prossimo obiettivo?!
Superare la paranoia dell'inglese! Non l'ho mai studiato a scuola, quel poco che so è da autodidatta e da qualche settimana fatta in Inghilterra, ma a questo giro ce la posso fare, me lo sento! Questa sera inizio, conoscerò gli amici di Lorenzo e lunedì inizio un corso di inglese, sono spaventata ma carica!!

In bocca al lupo a me!!

JuBi